Investire
Pubblicato il 9 Ottobre 2020
I conti deposito rappresentano uno degli strumenti d’investimento a basso rischio più comuni, tuttavia non sempre sono così vantaggiosi, specialmente al giorno d’oggi. In particolare, il loro rendimento è calato in maniera considerevole negli ultimi anni, portando molti investitori a cercare soluzioni alternative ai conti deposito più remunerative, così da ottenere una rendita più elevata.
Allo stesso tempo trovare opzioni valide non è semplice, in quanto questi prodotti finanziari garantiscono la protezione del capitale fino a 100.000 euro -tutelati dal fondo interbancario di tutela-, costi abbastanza contenuti e una gestione semplificata. Ad ogni modo i rendimenti attuali sono arrivati ai minimi storici, con le commissioni e la tassazione che erodono gran parte del guadagno. Vediamo se sono ancora convenienti e quali sono le migliori alternative ai conti deposito disponibili oggi.
Il conto deposito è uno strumento con il quale le banche si finanziano, raccogliendo risorse tramite il settore privato invece di rivolgersi al mercato finanziario o alla banca centrale.
In cambio del capitale investito riconoscono un tasso d’interesse, un rendimento pagato di solito alla scadenza del vincolo, oppure a intervalli regolari durante la durata dell’operazione.
È evidente come la convenienza per gli investitori sia legata alla difficoltà delle banche di ottenere credito a basso costo attraverso i canali tradizionali. Se possono finanziarsi tramite la BCE o il mercato a condizioni vantaggiose, il tasso offerto sulle giacenze in conto deposito sarà basso, mentre al contrario se il costo del credito dalla banca centrale, oppure tramite la vendita di obbligazioni sul mercato, risulta particolarmente oneroso il rendimento proposto ai clienti privati sarà più elevato.
I conti deposito si possono aprire sia allo sportello che online, dopodiché si possono ricaricare con un conto corrente d’appoggio. Per quanto riguarda i costi dipendono moltissimo dalla banca, tuttavia in genere sono previste commissioni di apertura e gestione, l’imposta di bollo e la tassazione sulle rendite finanziarie applicata sugli interessi.
I conti deposito, come dice il nome stesso, implicano un deposito vincolato: per maturare il rendimento è necessario attendere la scadenza del vincolo, di norma compreso tra 6 e 60 mesi, altrimenti in caso di rimborso anticipato si perde parte o tutto il guadagno.
Come abbiamo visto, il rendimento dei conti deposito è legato alle condizioni con le quali le banche possono ottenere credito, tramite i prestiti della BCE oppure la vendita di azioni e di obbligazioni sul mercato finanziario. Negli ultimi anni la banca centrale ha continuato ad abbassare i tassi, adottando politiche monetarie espansive per arginare le crisi finanziarie ed economiche dal 2008 ad oggi con interventi come il Quantitative Easing.
L’aumento della base monetaria ha reso possibile per le banche l’accesso al credito con bassi tassi d’interesse, una situazione che ha portato la riduzione dei rendimenti sui conti deposito. Visto che possono finanziarsi a basso costo tramite la BCE, gli istituti non hanno molto interesse nell’offrire tassi elevati ai clienti privati. Il rendimento medio attuale si aggira intorno all’1% lordo annuo, considerando un vincolo di 24 mesi, con tassi che partono da appena lo 0,10% e arrivano non oltre il 2/3% lordo annuo.
È evidente come un rendimento del genere non è vantaggioso per un risparmiatore, in quanto un guadagno così basso viene eroso dai costi del conto deposito e dalla tassazione.
Ad esempio, ipotizzando un investimento di 10 mila euro a 24 mesi all’1% lordo annuo, a scadenza si otterranno meno di 150 euro di rendita, senza contare che si sarà mantenuto bloccato il capitale per ben 2 anni.
Oggi conviene cercare delle alternative al conto deposito, tuttavia bisogna scegliere investimenti altrettanto sicuri e in grado di offrire una remunerazione più elevata. Alternative ai conti deposito a basso rischio presentano rendimenti molto simili, quindi non vantaggiosi, come titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e obbligazioni. Altri strumenti come le azioni invece propongono un guadagno potenziale più elevato, tuttavia bisogna essere disposti ad accettare un rischio medio/alto con la possibilità di perdere parte o tutto il capitale.
Al contrario, con Soisy è possibile investire nei prestiti tra privati finanziando gli acquisti degli utenti nei siti e-commerce, un settore in forte crescita con un aumento del 27,1% nel 2019 come rilevato dall’Istat. Rispetto al conto deposito è possibile ottenere un ritorno del 4% con la Garanzia di Rendimento, un sistema che in caso di insolvenza del debitore copre l’importo senza nessuna perdita per l’investitore.
Chi invece vuole rendimenti più alti può scegliere la modalità senza Garanzia, con una remunerazione media compresa tra il 5 e l’8%. Inoltre, il social lending di Soisy prevede costi contenuti e una gestione completamente telematica, per monitorare in ogni momento i propri investimenti online e ricevere ogni mese l’accredito del capitale e degli interessi maturati.
Qui sotto vogliamo condividervi proprio l’opinione di uno dei nostri investitori rispetto ai conti deposito
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