Investire
Pubblicato il 11 Ottobre 2016
Risparmiare. Nel breve e, soprattutto, nel lungo termine.
In questo articolo vogliamo darvi 10 consigli (senza presunzione d’esaustività: anzi aggiungetene pure alcuni personali nei commenti) per far fronte al difficile periodo storico-economico in cui viviamo. Alcuni sono pratici e ci spiegano come evitare spese di cui potremmo benissimo fare a meno. Altri sono suggerimenti con un minimo comune denominatore: la voglia di fidarsi di chi ci circonda.
La sharing economy è, anche e soprattutto, un strumento contro la crisi. E noi di Soisy siamo orgogliosi di contribuire alla sua crescita e diffusione attraverso il nostro modello di social lending e investimenti sicuri nei prestiti tra privati.
In principio era l’autostop, oggi si chiama Bla Bla Car. Il sito di carpooling più famoso permette di condividere un viaggio e funziona così: chi ha voglia di viaggiare spendendo poco, chi non si può permettere un Frecciarossa o chi è stato spiazzato da uno sciopero dei treni di cui non era al corrente cerca un passaggio su blablacar.it.
Inserisce sul sito il giorno e l’ora in cui vuole viaggiare, il luogo di partenza e di arrivo. Poi consulta la lista dei passaggi che i conducenti iscritti hanno pubblicato in quella tratta nella data indicata.
La tratta Milano-Bologna, una delle più battute, con un treno regionale costerebbe una quindicina di euro e ci vorrebbero quasi 3 ore. Con blablacar si risparmiano in media 5 euro, una mezz’oretta di viaggio e in più si chiacchiera e si socializza. E potete persino scegliere il livello di “chiacchiere” cui siete predisposti : bla (“non mi piace chiacchierare”), bla bla (“chiacchiero a seconda dell’umore”) o bla bla bla (“mi piace chiacchiere”).
Conviene a tutti: ai proprietari di auto, che si ripagano la benzina; ai passeggeri, che risparmiano e arrivano prima. Non c’è quindi da stupirsi che la community abbia recentemente raggiunto i 35 milioni di iscritti in 22 Paesi. Ogni tre mesi viaggiano utilizzando la piattaforma oltre 12 milioni di persone. Un esercito che fa impallidire gli autostoppisti che nel secolo scorso alzavano il pollice fiduciosi.
Assai prima in Italia si è scoperta la condivisione della spesa: comprare il cibo insieme per comprare meglio e spendere meno. La città pioniera dei Gas, i Gruppi di Acquisto Solidale, è stata Bologna. Il primo nacque nel lontano 1997. Era formato da alcune famiglie intenzionate a orientare i propri consumi verso piccoli produttori locali per privilegiare i prodotti biologici delle cooperative sociali, che hanno come obiettivo l’inserimento al lavoro di persone svantaggiate.
Un modello diverso da quello della massaia che va a fare la sua “spesa privata” al supermercato. Un modello che negli ultimi anni si è diffuso in tutte le grandi città italiane.
Un po’ per necessità, un po’ per età o per predisposizione etica, la sharing economy si è diffusa in molti ambiti: chi ha una stanza libera nel proprio appartamento, può metterla online e ospitare i turisti. Su Airbnb, la piattaforma di condivisione di case e stanze più famosa al mondo, c’è un sistema di commenti e valutazioni di ospiti e host per evitare le fregature. E i prezzi sono spesso inferiori a quelli degli alberghi tradizionali.
C’è poi il socialeating, ovvero la condivisione di una cena: piattaforme come gnammo.com consentono a chi sa cucinare di organizzare una cena a casa propria, invitando persone sconosciute. Il cuoco guadagna una piccola somma per ogni ospite; in cambio gli invitati spendono meno che al ristorante e ne approfittano per socializzare.
E alla fine ci siamo noi di Soisy, che basiamo il nostro modello di business proprio sulla condivisione del denaro, avvicinando chi ha bisogno di un prestito con chi ha dei risparmi da mettere a disposizione per investimenti da 10€ a 50.000€. Come per esempio ha fatto il nostro investitore Andrea. Ecco la sua storia.
Esistono app come DogVacay che consentono di guadagnare prendendosi cura dei animali domestici degli altri. Ce ne sono altre come Enjoy o Getaround per noleggiarae auto peer-to-peer.
Spinlister fa lo stesso servizio con le biciclette, le tavole da surf e la attrezzatura da sci. Poshmark con i vestiti.
Che siano bici o macchine, sono solo alcuni esempi di riuso per sfruttare in modo intelligente le possibilità che il web ci offre connettendo le persone e le rispettive esigenze.
Il supermercato è un luogo volutamente dispersivo: musica in sottofondo, una miriade di colori, il rumore delle casse. Per questo dobbiamo andarci concentrati, e in questo può aiutarci esserci preparati in anticipo una lista dei prodotti da acquistare. Vietato farsi distrarre dalle offerte disposte strategicamente vicino alle casse o vietato acquistare prodotti solo perché sono in offerta, se non sono in lista!
Una buona idea è anche quella di fare una spesa consistente e non tante piccole spese.
I pionieri del matrimonio con lo sponsor furono due ragazzi milanesi nel 2011: facendo pubblicità alle aziende che gli avevano fornito l’automobile, i vestiti e la torta, il giorno in cui convolarono a nozze Elisa e Walt risparmiarono sensibilmente.
E oggi, grazie al carvertising, si può addirittura disporre di un’auto gratis. Come fare? Tappezzando la propria macchina con adesivi che promuovono un’azienda si può guadagnare un gruzzoletto al mese, a patto di percorrere un certo numero di chilometri al mese e di tenere il mezzo parcheggiato in una zona di ampio passaggio.
Un uso intelligente di internet è un must del risparmio moderno. Utile cercare le offerte migliori sui siti dei comparatori (Skyscanner per i voli, Supermoney per comparare assicurazioni, prestiti, mutui o anche le bollette del gas o il classico Booking per trovare l’hotel più conveniente) ma noi consigliamo anche di controllare i prezzi direttamente sui siti delle compagnie o dell’hotel di turno, poiché a volte il risparmio è maggiore. Può essere utile iscriversi anche alle newsletter per restare aggiornati e acquistare con largo anticipo biglietti o prodotti.
Occhio anche alle offerte speciali su Amazon e Groupon.
Spesso ci dimentichiamo che il centro commerciale o la passeggiata tra le vetrine dei negozi non sono una tappa obbligata, anzi. Unire il benessere di uno stile di vita più naturale al risparmio si può, riscoprendo il fascino della natura e lasciando da parte per qualche ora le comodità.
Una passeggiata in montagna è certamente più faticosa di un aperitivo, ma è anche più salutare e, oltretutto, più economica.
Quando eravamo bambini (per loro lo siamo sempre stati e continuiamo ad esserlo anche entrati negli -enta), le nostre nonne ci ammonivano: “ricordati che due euro risparmiati oggi sembrano niente, ma alla fine del mese sono 60”.
Un calcolo che non fa una piega e che dobbiamo ricordarci di fare ogni volta che ci viene voglia di cedere alle abitudini superflue o ai vizietti, come la colazione al bar, il caffé a tutte le ore, le troppe sigarette.
Applicando il far di conto della nonna, se rinunciassimo alla colazione al bar tutte le mattine, in un anno potremmo risparmiare quasi 1.000€ (calcolo fatto su una spesa media di 2,50€ x 365 giorni = 912,5€).
Lo sapevate che -secondo un’indagine di Altroconsumo– l’Italia è il primo Paese in Europa per consumo di acqua in bottiglia? Per produrre i tappi, gli imballaggi e le bottiglie si utilizzano centinaia di migliaia di tonnellate di petrolio ogni anno. Un danno all’ambiente e al portafoglio.
Per risparmiare bisogna prendere esempio dai virtuosi cittadini degli altri Paesi europei: mettere in frigo una bottiglia di vetro e riempirla di acqua del rubinetto. Fresca, potabile e, oltretutto, gratuita.
Ridurre poi i piccoli sprechi delle luci accese, degli spifferi, delle verdure lasciate a marcire in frigo: è questa la strada maestra per un risparmio a lungo termine.
Dividere il budget mensile che si ha a disposizione togliendo le spese fisse (bollette, abbonamento della palestra) è un altro buon modo per arrivare più tranquilli alla fine del mese. Dividere per quattro il risultato e ottenere un budget settimanale facilita il compito.
Se si conosce il tetto massimo nel breve periodo è più facile infatti rispettare gli obiettivi a lungo termine.
Decisione più drastica ma altrettanto efficace è quella di lasciare direttamente a casa la carta di credito.
Darsi degli obiettivi di risparmio con un incentivo a lungo termine è forse la motivazione più forte per cominciare a risparmiare oggi. Pensate al consiglio della nonna: un euro oggi sono 365€ alla fine dell’anno.
Risparmierei sicuramente di più se mi rendessi conto che rinunciare alla colazione al bar o al caffé pomeridiano per sei mesi mi permetterebbe di avere un gruzzolo per pagarmi una vacanza di qualche giorno a Barcellona.
Questi sono i nostri 10 consigli su come risparmiare e, perché no, per iniziare ad investire oggi i risparmi che mettere da parte: aggiungete i vostri consigli nei commenti e incrementiamo la lista? 🙂
Credits immagini: immagini
Davide Denina
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