Investire
Pubblicato il 15 Ottobre 2020
Per mettere in atto una buona diversificazione dei propri investimenti, costruire un portafoglio diversificato e gestire in maniera corretta il rischio è importante scegliere il tipo di investimento giusti in base ai propri obiettivi.
Una corretta gestione finanziaria consente di compiere scelte consapevoli, per avere sempre il massimo controllo nei prodotti d’investimento acquistati, ottenere un rendimento adeguato e migliorare la propria rendita.
Ecco i principali tipi di investimenti tradizionali e alternativi, per capire qual è la soluzione più adatta a seconda delle proprie necessità.
Tra i vari tipi di investimenti, quelli tradizionali rappresentano senza dubbio gli asset più comuni e diffusi, con due prodotti principali: azioni e obbligazioni. Ovviamente esistono altri strumenti finanziari, tuttavia la maggior parte di essi è costruito a partire da titoli azionari e obbligazionari. Ognuno presenta vantaggi e svantaggi, perciò è indispensabile analizzare con attenzione quale prodotto finanziario utilizzare per costruire il proprio portafoglio.
Tra i tipi di investimenti a basso rischio ci sono sicuramente i buoni fruttiferi postali, titoli obbligazionari emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, garantiti dallo Stato italiano e distribuiti da Poste Italiane. In questo caso viene applicata una tassazione agevolata al 12,5%, inoltre in qualsiasi momento è possibile richiedere il rimborso del capitale investito, senza contare l’assenza di costi e zero spese di sottoscrizione e gestione.
Ad ogni modo i buoni fruttiferi postali offrono un rendimento minimo, a partire dallo 0,25% lordo annuo pagato a scadenza del Buono 4 anni risparmiosemplice, fino all’1,25% del Buono 4X4, ad eccezione di un tasso del 2,5% lordo annuo per il Buono dedicato ai minori. Se da un lato non sono esposti alle oscillazioni dei mercati finanziari, come avviene ad esempio per i bond dello Stato, garantiscono un ritorno minimo e non tutti i buoni fruttiferi sono convenienti.
Pro:
Contro:
Tra le tipologie di investimenti tradizionali ci sono ovviamente i titoli di Stato, ovvero obbligazioni emesse per finanziarie il Paese garantite dalle tasse dei cittadini. Una delle caratteristiche principali dei bond è l’ampia scelta di prodotti, dai BOT ai BTP, con rendimenti legati al rischio di mercato e alla situazione macroeconomica, mentre il pagamento degli interessi avviene a scadenza in un’unica soluzione o periodicamente tramite cedole. Questi titoli vengono venduti sul mercato principale, attraverso il sistema delle aste alle quali sono ammesse soltanto alcune banche accreditate.
Dopodiché i titoli di Stato vengono scambiati sul mercato secondario, dove anche gli investitori comuni possono acquistarli direttamente o all’interno di altri strumenti come i fondi d’investimento. Il vantaggio principale è la garanzia dello Stato, per questo motivo sono considerati anche oggi a basso rischio, tuttavia per ottenere rendimenti adeguati bisogna investire a lungo termine con un orizzonte temporale di almeno 10 anni e costi considerevoli.
Pro:
Contro:
Oltre ai titoli di Stato le obbligazioni possono essere emesse da banche e imprese, le quali si finanziano sul mercato offrendo agli investitori il pagamento di un rendimento, riconosciuto alla scadenza oppure attraverso delle cedole saldate a intervalli regolari. Il rimborso è legato al valore nominale, ovvero alla differenza tra il prezzo di acquisto delle obbligazioni e quello di liquidazione, con la possibilità di vendere i titoli anche prima della scadenza cedendoli sul mercato.
Senza dubbio investire in obbligazioni presenta dei rischi legati all’affidabilità dell’emittente, ovvero alla solidità della società che emette i titoli, poiché in caso di fallimento è possibile perdere il capitale. Il tasso d’interesse è vincolato al livello di rischio, perciò un tasso più elevato sarà indice di una maggiore incertezza sull’azienda emittente, mentre al contrario un rendimento più basso indicherà una buona sicurezza da parte dell’impresa. Inoltre, la volatilità aumenta mantenendo i titoli a lungo, perciò bisogna valutare con attenzione la durata dell’investimento.
Pro:
Contro:
L’azionariato è l’investimento tradizionale per eccellenza per chi desidera un rendimento potenzialmente più elevato, nonostante siano operazioni ad alto rischio senza nessuna tutela del capitale. A differenza delle obbligazioni, le azioni consentono di acquistare una parte della società quotata, diventando di fatto degli azionisti e legando il proprio investimento alle sorti dell’azienda. Il valore del titolo è vincolato alla domanda e all’offerta sui mercati finanziari, con una quotazione che dipende da una serie di fattori come i risultati operativi, la congiuntura economica, l’andamento valutario e le prospettive di crescita dell’impresa.
Le azioni possono essere classiche, quindi il rendimento è dato esclusivamente dal valore di mercato dei titoli con il prezzo che può aumentare o diminuire, mentre alcune società quotate pagano anche un dividendo, un sistema di ridistribuzione degli utili che consente di incassare una determinata somma una o due volte l’anno. Ovviamente investire in azioni espone a un rischio considerevole, è piuttosto difficile capire quali titoli acquistare e il capitale può subire una variazione davvero elevata. Allo stesso tempo esiste una vasta gamma di titoli sui quali investire, con la possibilità di comprare e rivendere in ogni momento.
Pro:
Contro:
Negli ultimi anni è aumentata la diffusione e l’apprezzamento nei confronti degli investimenti alternativi, strumenti non tradizionali ideali nell’ottica di una maggiore diversificazione del portafoglio. In particolare, sono spesso legati all’innovazione e alle nuove forme d’investimento, come ad esempio il crowdfunding immobiliare e i prestiti peer-to-peer, mettendo a disposizione delle soluzioni non classiche per pianificare una strategia finanziaria personalizzata e più ambiziosa nei rendimenti.
I private equity sono simili a dei fondi comuni d’investimento, con dei gestori che raccolgono dei fondi per poi decidere dove investire i soldi. A differenza dei fondi, con i quali si investe principalmente in obbligazioni e azioni, con i private equity si finanziano società non quotate e nuovi progetti, ad esempio un’azienda che vuole un nuovo prodotto sul mercato, un’impresa da ristrutturare prima di rivenderla oppure una startup innovativa.
L’investimento nel private equity può essere realizzato tramite appositi fondi specializzati, fondi di venture capital oppure gestori conosciuti come angels. I primi si rivolgono soprattutto al finanziamento di aziende di medie e grandi dimensioni, mentre i secondi alle piccole imprese e alle nuove società in fase di lancio e sviluppo. L’obiettivo di tali operazioni è entrare con un investimento, per poi al momento dell’uscita rivendere la partecipazione ottenendo un guadagno. Ovviamente il rischio è elevato, nonostante il rendimento potenziale può essere piuttosto alto.
Pro:
Contro:
Tra i tipi di investimenti alternativi troviamo anche gli hedge fund, per certi versi simili ai fondi comuni di investimento sebbene siano differenti da questi strumenti. Nel dettaglio si rivolgono a investitori con un capitale elevato a disposizione, offrendo due obiettivi principali ai partecipanti: la protezione del capitale e un rendimento adeguato alle aspettative, non necessariamente il più elevato possibile. In particolare, i gestori di hedge fund lavorano sulla riduzione dei rischi, per contenere la volatilità dei mercati finanziari e aumentare la tutela dei risparmi.
Essendo composti da titoli liquidi gli investimenti possono essere ceduti in qualsiasi momento, con la possibilità di uscire immediatamente usufruendo della massima flessibilità. Rispetto ad altri fondi sono soggetti a meno restrizioni e vincoli, per questo motivo presentano un rischio più alto, tuttavia è interesse del gestore ottenere dei risultati in quanto la sua remunerazione è legata alle performance. In genere gli hedge fund offrono rendimenti molto alti e allettanti, con una volatilità contenuta e l’opzione di rimborso anticipato, ad ogni modo bisogna prestare attenzione all’affidabilità del gestore e al rischio elevato.
Pro:
Contro:
Tra i migliori tipi di investimenti alternativi ci sono i prestiti tra privati, ovvero il social lending, un sistema che prevede il finanziamento di soggetti privati in cambio del pagamento del capitale maggiorato di un tasso d’interesse. In pratica gli investitori si sostituiscono alle banche, mettendo a disposizione il loro capitale per chi ha bisogno di un prestito, ricevendo ogni mese il rimborso dell’importo più il rendimento legato al tasso applicato al finanziamento. L’operazione avviene tra soggetti privati con la mediazione di una piattaforma di prestiti tra privati, appunto.
Fondati sul principio della sharing economy, con la condivisione delle risorse e la loro movimentazione all’interno dell’economia circolare, i prestiti tra privati offrono una remunerazione elevata con un rischio contenuto. Ad esempio, con Soisy è possibile fare investimenti online finanziando gli acquisti degli utenti negli e-commerce, con un rendimento fino all’8% oppure entro il 4% scegliendo la sicurezza della Garanzia di Rendimento.
Pro:
Contro:
La scelta dei tipi di investimenti giusti non è una decisione facile, tuttavia è fondamentale costruire un portafoglio variegato e puntare sulla diversificazione e la sostenibilità nel lungo periodo. In particolare, è importante individuare la formula migliore in base ai propri obiettivi, al capitale a disposizione e al rapporto rischio/rendimento, effettuando investimenti in linea con i traguardi che si vogliono raggiungere.
Ad esempio, alcuni investitori potrebbero privilegiare gli asset a basso rischio, per proteggere il capitale rinunciando a un rendimento più elevato, altri invece potrebbero accettare un rischio maggiore in cambio della prospettiva di un rendimento più alto. Ad ogni modo è fondamentale tutelare il capitale in modo adeguato, considerando nella scelta degli investimenti anche fattori secondari come i costi, la liquidità, il rimborso anticipato e le modalità di gestione.
Per creare un portafoglio d’investimento diversificato è possibile scegliere sia asset tradizionali, come obbligazioni e azioni, sia alternative come private equity e prestiti tra privati.
L’importante è mantenere il focus nella gestione del rischio, affinché gli asset in portafoglio siano in grado di offrire un rendimento in linea con le proprie necessità e con una durata dell’investimento adatta ai propri obiettivi, diversificando il più possibile per minimizzare il rischio.
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