Investire in obbligazioni oggi: è ancora una scelta vincente?

 

Che siate esperti di finanza o piccoli investitori alle prime armi vi sarete di certo imbattuti, almeno a livello teorico o leggendone su articoli di finanza online, in questo prodotto finanziario.

Prima di affrontare il tema del come investire in obbligazioni o della convenienza del ricorso a questo strumento finanziario, occorre, però, partire dalle fondamenta.

 

Cosa sono le obbligazioni?

Come già trattato in tema di migliori investimenti, siamo di fronte a strumenti finanziari emessi da banche, imprese, Stati o enti sovranazionali che rappresentano il debito dell’emittente.

Sono fondamentalmente un prestito concesso all’emittente per un determinato periodo di tempo. In cambio, l’investitore, riceve degli interessi (in una soluzione unica al termine dell’obbligazione o periodicamente attraverso cedole/coupon) e la promessa di restituzione del capitale alla scadenza.

Quando parliamo di obbligazioni, entrano in gioco 4 elementi:

  • Valore nominale: il capitale sottoscritto all’acquisto e liquidato alla scadenza.
  • Cedola o coupon: l’interesse periodico corrisposto dall’emittente agli obbligazionisti.
  • Scadenza: il termine di restituzione del capitale investito all’investitore.
  • Emittente: il soggetto che ha emesso le obbligazioni.

 

Investire in obbligazioni o in azioni? Questo è il dilemma!

Le obbligazioni sono un prodotto finanziario che ha un andamento più stabile rispetto alle azioni, anche se, in alcuni casi, possono non essere così sicure come tradizionalmente si è portati a pensare.

Per le obbligazioni, come per le azioni, vale sempre la regola classica del mercato per cui più alto è il rischio, maggiore è il tasso di interesse per l’investitore.

Ma se in passato investire in bond rappresentava il modo più sicuro per far cassa, attualmente va segnalato che i rendimenti obbligazionari non sono stati fedeli alle aspettative di crescita; seppur, d’altro canto, va considerato che le obbligazioni restano comunque uno strumento fondamentale per ogni investitore che ambisca ad un portafoglio remunerativo, anche se di dimensioni medio-piccole.


Il livello dei rendimenti nel tempo è connesso ai tassi di crescita economica sul lungo periodo; ciò spiega perché oggi tali rendimenti rimangano stabilmente bassi. Da un anno a questa parte, però, si sta assistendo a un miglioramento del trend macroeconomico, e questo elemento fa sperare in una ripartenza della crescita del PIL nominale e, di conseguenza, dei rendimenti obbligazionari.


In sintesi, le obbligazioni offrono garanzia di rimborso e rendimenti contenuti ma abbastanza sicuri.

E le azioni?
Dal canto loro le azioni non garantiscono la restituzione dell’investimento, in quanto per loro stessa definizione, sono investimenti nel capitale di rischio, che non offre garanzie.  Il valore di questi titoli crescerà in base alle prestazioni dell’azienda che li ha emessi e alla sua reputazione sul mercato azionario. I rendimenti possono essere, quindi, da molto elevati a nulli, ed è quindi necessaria una conoscenza approfondita del mercato per avventurarsi nella sperimentazione di questi strumenti finanziari.

 

Come investire in obbligazioni: 5 regole per non far fallire i propri investimenti

Se vogliamo dunque esser cauti e abbiamo deciso di optare per l’investimento in obbligazioni, dobbiamo considerare alcuni aspetti, per far fruttare al meglio il nostro capitale.

 

  1. Definire un range di rendimento realistico

Il rendimento di un’obbligazione è costituito dal tasso di interesse o, nel caso di obbligazioni zero coupon, dalla differenza tra il valore dell’obbligazione e il prezzo di emissione.
Il reddito massimo realisticamente raggiungibile e il lasso di tempo da considerare sono connessi alla quantità di rischio che ogni investitore vorrà assumersi.    

 

 

  1. Valutare la durata: breve vs lungo periodo

Investire in obbligazioni di lunga durata promette una maggiore resa del titolo, poiché allontanando il momento della restituzione del capitale investito, aumentano i rischi. Un approccio prudente suggerisce di prediligere il breve periodo, per ridurre la sensibilità all’aumento dei tassi di interesse.

 

  1. Conoscere l’affidabilità del debitore: il rating

Esistono agenzie che si occupano della valutazione dell’affidabilità dei debitori, come Moody’s, Fitch o la Standard & Poor’s, solo per citare le principali : un giudizio migliore da parte di queste agenzie corrisponde sicuramente a un minore rendimento dell’obbligazione ma anche a una più elevata affidabilità dell’emittente.

 

  1. Prestare attenzione al rischio valutario

Gli investimenti su scala mondiale espongono al rischio valutario. Diventa, quindi, indispensabile informarsi sulla valuta. In generale meglio evitare di investire in obbligazioni in valute legate alle economie dei paesi cosiddetti emergenti: le relative banche centrali sono infatti strettamente connesse all’andamento politico spesso altalenante, che potrebbe portare alla svalutazione della moneta e, quindi, del capitale investito.

 

  1. Diversificare è, come sempre, la chiave per minimizzare i rischi

Un portafoglio diversificato è la soluzione migliore per un investimento più sicuro. Gli esperti di finanza consigliano di diversificare la propria asset allocation investendo su più fronti per minimizzare il rischio e difendersi da possibili default. In questo senso si può valutare un mix tra obbligazioni nazionali e di paesi esteri, con insert minimali di bond da paesi emergenti, laddove si vogliano correre rischi maggiori per provare a guadagnare un po’ di più.

 

Investire in obbligazioni conviene?

Di solito le obbligazioni sono uno strumento finanziario che si avvicina di più all’investimento “sicuro” che a quello “redditizio”; non esiste, tuttavia, anche in questo caso, una risposta valida a livello generale ma possiamo tracciare delle linee guida, a partire da alcune domande-chiave:

 

  • Siamo disposti a correre dei rischi? Poco rischio corrisponde a poco guadagno. Dando più importanza alla sicurezza dell’investimento si pregiudica una forte rendita. Con le obbligazioni il rischio alto è spesso connesso a investimenti poco affidabili. È quello che vogliamo?
  • Vogliamo un investimento facile da gestire? Se si cerca il “salvadanaio” per i propri risparmi, che non richieda ulteriori movimentazioni, le obbligazioni rispondono a questa caratteristica.
  • Cerchiamo rendite elevate? In questo caso le obbligazioni, non sono lo strumento finanziario più indicato, salvo per le operazioni sopra citate.

 

Abbiamo un piccolo gruzzolo da investire ma vogliamo diversificare? La diversificazione è possibile con un investimento di una certa consistenza. Se si ha a disposizione una somma più esigua si possono, però, valutare altri strumenti, tra cui sicuramente gli investimenti nel social lending Soisy.

 

Credits immagini: copertina

 

 

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