Cos’è il portafoglio di investimenti e come crearne uno

Sapere come costruire un portafoglio di investimenti è fondamentale per essere capaci di prendere le decisioni giuste e per assumere il controllo delle proprie scelte finanziarie. Ovviamente non esiste una soluzione uguale per tutti, infatti ogni persona deve creare il suo portafoglio, selezionando gli investimenti giusti in base ad alcuni aspetti specifici. 

Portafoglio di investimento: cos’è esattamente?

Un portafoglio di investimenti è uno strumento attraverso il quale raggiungere i propri obiettivi in ambito finanziario, scegliendo gli investimenti più adatti in base ai risultati che si vogliono raggiungere nel tempo. Un aspetto essenziale riguarda il money management, ovvero la corretta gestione del capitale che deve tenere conto di alcuni fattori di rischio.

All’interno di un portafoglio di investimento possono essere presenti diversi tipi di prodotti finanziari:

  • azioni
  • obbligazioni
  • ETF
  • polizze
  • prestiti tra privati
  • immobili
  • criptovalute
  • liquidità.

Quando si parla di portafoglio finanziario, si fa riferimento a un portafoglio costruito su investimenti mobiliari, ovvero azioni, fondi e obbligazioni. Un portafoglio di investimento può essere formato anche da beni immobili, come opere d’arte, abitazioni affittate, oro custodito in banca o gioielli. In entrambi i casi l’approccio nei confronti della creazione e della gestione del portafoglio non cambia, in quanto bisogna considerare gli stessi principi di base. 

Come creare un portafoglio di investimenti

Quando si vuole realizzare un portafoglio di investimenti è importante iniziare a definire alcuni punti chiave:

  • il livello di rischio
  • la durata degli investimenti
  • gli obiettivi degli investimenti.

Avere le idee chiare su questi tre aspetti aiuta a compiere le scelte giuste, così da investire i propri risparmi in modo consapevole e attraverso un approccio di money management adeguato alle proprie aspettative.

Il profilo di rischio è legato al livello di rischio che si è disposti a correre, in base ai rendimenti che si vogliono ottenere e all’orizzonte temporale degli investimenti che si desiderano portare avanti. In genere, più breve è la durata dell’investimento più alto è il rischio, mentre allungando la durata è possibile minimizzare di più i rischi.

Per questo motivo il rischio e la durata degli investimenti sono due aspetti strettamente legati tra loro, da valutare con attenzione a seconda degli obiettivi che si vogliono raggiungere. Ad esempio, per mantenere un profilo prudente è consigliabile scegliere investimenti a basso rischio. Optando per questo tipo di investimento il rendimento sarà ridotto e per conseguire i primi ritorni economici sarà necessario aumentare la durata dell’investimento. Al contrario, chi desidera un rendimento elevato più rapido è disposto ad assumersi maggiori rischi. 

In questi casi bisogna sempre trovare un giusto equilibrio tra rischio, rendimento potenziale del portafoglio e durata degli investimenti.

Una volta creato il portafoglio di investimento, il portafoglio andrà poi gestito, poiché nel corso del tempo potranno cambiare le condizioni di mercato così come i propri obiettivi di investimento. 

Ecco perché è importante monitorare il portafoglio di investimenti, così da verificare lo stato degli asset e il loro rapporto interno. In questo modo sarà possibile capire se è necessario realizzare degli interventi di ribilanciamento, o effettuare delle modifiche per correggere eventuali alterazioni del portafoglio. Questo modus operandi consente di assicurarsi che il portafoglio resti sempre in linea con gli obiettivi e il profilo di rischio stabiliti.

Come strutturare un portafoglio di investimenti

Dopo la fase preliminare di analisi, è possibile iniziare a costruire un portafoglio d’investimento, utilizzando l’asset allocation per definire su quali asset puntare e in quali proporzioni. Le asset class tra cui scegliere sono numerose, dalle azioni delle società quotate in borsa ai titoli di Stato, dalle obbligazioni corporate delle imprese agli ETF, i prestiti tra privati tramite P2P lending, le criptovalute, gli immobili e molto altro ancora.

Durante la fase di asset allocation strategica bisogna individuare le categorie di asset adeguate ai propri obiettivi e al profilo di rischio, scegliendo come bilanciarle all’interno del portafoglio. Ad esempio, un portafoglio di investimenti 2021 con un capitale di 10.000 euro potrebbe essere strutturato in questo modo:

  • 20% azioni
  • 20% liquidità
  • 30% obbligazioni
  • 30% prestiti tra privati.

Si tratta solo di un esempio e l’importante rimane garantire che il livello di rischio del portafoglio sia sempre allineato con il proprio profilo d’investitore, per gestire il capitale in modo consapevole, secondo gli obiettivi da raggiungere, l’età anagrafica e l’orizzonte temporale stabilito per la durata degli investimenti. 

Perché inserire i prestiti tra privati in un portafoglio d’investimento?

I prestiti tra privati sono senza dubbio un tipo di investimento da valutare nella creazione di un portafoglio diversificato e bilanciato, poiché consentono di differenziare gli asset posseduti e usufruire di vantaggi interessanti. Ad esempio, noi di Soisy ci occupiamo di prestiti tra privati per finanziare gli acquisti su e-commerce convenzionati.

Il P2P lending Soisy prevede soluzioni di risk management dedicate, come la Garanzia di Rendimento per ridurre il rischio in caso di insolvenza del debitore: una modalità perfetta per chi desidera maggiori tutele. Inoltre, si tratta di un investimento senza costi nascosti e gestibile 100% online in modo digitale con servizio di sostituto d’imposta, quindi non ti dovrai occupare di nulla in fase di dichiarazione dei redditi e ci occupiamo di tutto noi.

I prestiti tra privati Soisy sono inoltre prodotti finanziari facilmente liquidabili, con un basso rischio di liquidità: è possibile vendere il prestito ad un altro investitore all’interno del mercato secondario nel marketplace, senza penali.

Gli investimenti generano un pagamento mensile composto da capitale e interessi, che permette di sfruttare anche i vantaggi dell’interesse composto, allo scopo di massimizzare i rendimenti nel lungo termine in modo semplice e agevole grazie all’opzione di reinvestimento automatico.

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