Prestiti tra privati: 5 motivi per preferirli a quelli delle banche

Nei prestiti tra privati è difficile dire quale dei tanti modelli di business presenti sul mercato sarà quello vincente.

Una cosa però è certa: qualunque sia il percorso che seguirà nei prossimi anni questa rivoluzione, è probabile che la grande eredità che il prestito tra privati lascerà sarà proprio il modello stesso.

Qualcosa di simile del resto sta accadendo in questo momento alla tecnologia blockchain, che ha applicazioni sempre più frequenti ad ambiti molto lontani dai bitcoin con i quali è nata.

Ecco allora i 5 motivi per cui il prestito tra privati è più efficiente del modello di  banca tradizionale basato sulla raccolta di depositi poco remunerativi e la concessione di credito ad alti tassi di interesse.

1. Con i prestiti tra privati, i rischi distribuiti diminuiscono la fragilità

Una banca che fa credito è una concentrazione di rischi che se mal gestiti può creare in ogni momento un “single point of failure” per l’intera economia, come è successo con il fallimento di Lehman Brothers nel 2008. Distribuire i rischi, come si fa nei prestiti tra persone su una pluralità di investitori privati, aumenta quindi la resistenza dell’economia agli shock.

Potrebbe sembrare un discorso che vale solo per le situazioni di crisi, ma non è così. Proprio per far fronte a potenziali crisi, le banche sono costrette per legge a limitare il ricorso al debito (poco costoso) in relazione al capitale che raccolgono (molto costoso). E ovviamente scaricano il costo del capitale su chi chiede un prestito.

I privati invece non devono sopportare questo costo e possono prestare a tassi inferiori, permettendo ai richiedenti di prestiti di risparmiare soldi.

2. La trasparenza sui costi dei prestiti tra privati crea efficienza

Semplificando un po’, diciamo spesso che i marketplace di prestiti tra privati sono meno cari perché essendo presenti solo su web hanno costi inferiori a quelli delle banche. In realtà anche le banche online non hanno una struttura fisica, ma questo non rende i loro prestiti meno cari di quelli delle banche tradizionali.

La cosa che crea vera pressione a diminuire i costi è che nel P2P lending questi sono la principale voce del conto economico del marketplace, che si specializza quindi nel creare efficienza per ridurli. Tutto il contrario delle banche, dove i costi sono soltanto una delle componenti del (complicatissimo) conto economico e dove manca la trasparenza che permette di mettere a fuoco dove fare reale efficienza.

3. La trasparenza sui rischi dei prestiti tra privati li diminuisce

Nessuno sa davvero quali rischi assuma una banca, spesso neanche chi ci lavora dentro.

I marketplace di prestito tra privati invece sono sottoposti a un regime di trasparenza brutale: non c’è modo di mentire, gli investitori vedono immediatamente se un richiedente non paga. E come sempre la trasparenza è un motore potentissimo per spingere al miglioramento: proprio perché sanno di essere osservati da vicino, i marketplace sono molto accurati nel misurare e nell’assumere i rischi, generando quindi una performance migliore delle banche.

4. La trasparenza sull’impiego delle somme dei prestiti tra privati crea fiducia

Nella maggior parte degli investimenti disponibili, l’investitore non ha mai davvero una chiara percezione di cosa venga fatto con le somme che investe. Nel prestito tra privati invece si può sapere con precisione a chi si presta e per quale motivo. E questo aumenta la fiducia negli investimenti, che a sua volta aumenta la propensione a investire con un effetto positivo sull’economia.

5. La diversificazione degli investimenti nel modello dei prestiti tra privati è maggiore

Il credito a persone e aziende nei prestiti tra privati ha caratteristiche diverse dalle forme di investimento esistenti: dà accesso a un rendimento mensile costante e presenta scarsa correlazione con i mercati finanziari, specie quelli azionari. L’apertura di questa nuova classe di investimenti permette quindi di aumentare la diversificazione degli investimenti, diminuendo il rischio del proprio portafoglio.

E se visti i tanti vantaggi dei prestiti tra privati fossero proprio le banche a rendere mainstream questo concept, costruendosi in casa i propri marketplace?

Noi non crediamo che accadrà, sono troppi gli ostacoli culturali e tecnologici che dovrebbero essere superati.

Se però ci dovessimo sbagliare questa sarà la prova definitiva della bontà del modello dei prestiti tra privati, non solo il nostro ma del P2P lending in generale, che sarà riuscito in un’impresa apparentemente impossibile come rivoluzionare le banche.

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