Investire
Pubblicato il 9 Marzo 2023
Ogni investimento comporta sempre un certo grado di rischio, un fattore che bisogna considerare prima di scegliere come investire i propri risparmi per prendere decisioni consapevoli. In particolare, negli investimenti finanziari esistono diversi tipi di rischi che vanno valutati con attenzione, tra cui il rischio di mercato.
Si tratta di un rischio che non può essere evitato, ma è importante capire come potrebbe condizionare l’investimento e assicurarsi che il rendimento copra questo tipo di incertezza. Vediamo esattamente come funziona, in che modo può influire sugli investimenti e come effettuare una valutazione del rischio di mercato.
Con rischio di mercato ci si riferisce alla possibilità di subire delle perdite da un investimento, causate dai movimenti dei prezzi degli asset o del mercato in generale. In pratica, le variazioni delle condizioni generali di mercato possono condizionare il proprio investimento, provocando una perdita che dipende da una situazione macro, ossia che interessa tutto il mercato o una buona parte di esso.
È un tipo di rischio differente da altri più specifici come il rischio di credito, che consiste nella possibilità che l’emittente di un titolo non rimborsi il capitale o non corrisponda le cedole, ad esempio il mancato pagamento di un titolo di Stato a scadenza o l’obbligazione emessa da un’azienda che risulta inadempiente o fallita. Lo stesso vale per il rischio di liquidità, che si verifica quando non si riesce a chiudere un investimento a causa della difficoltà a vendere l’asset, ad esempio un’azione o un’obbligazione.
Il rischio di mercato, invece, è relativo all’imprevedibilità generale del mercato. Questa caratteristica rende difficile analizzare e prevedere il rischio di mercato, infatti rispetto ad altri tipi di rischi è molto complicato stabilire come e quanto potrebbe incidere sull’investimento da realizzare. Tuttavia, esistono degli strumenti che aiutano a comprendere meglio le dinamiche del rischio di mercato, misurandone alcuni aspetti come la volatilità e il valore a rischio (VAR).
Per capire quali fattori influiscono sul rischio di mercato bisogna considerare gli aspetti che possono condizionare l’andamento dei mercati. Quelli principali sono quattro, da valutare in base alla regione geografica di riferimento dell’investimento e al tipo di asset negoziato:
I tassi di interesse sono continuamente adeguati alla condizioni dei mercati, soprattutto in relazione ai titoli di debito come le obbligazioni e i titoli di Stato. Un aumento o una riduzione dei tassi di mercato influisce direttamente sul prezzo dei titoli di debito, ad esempio rendendo più conveniente chiudere un investimento prima della scadenza. Un investitore deve sempre verificare l’impatto delle variazioni dei tassi di interesse sui propri investimenti, per capire quando uscire dall’investimento.
Ogni investimento, inoltre, viene effettuato in una valuta specifica, ad esempio in Italia l’euro. Se la valuta dell’investimento è diversa da quella di riferimento dell’investitore, ad esempio il dollaro statunitense o la sterlina inglese, bisogna tenere conto che una variazione del tasso di cambio può influire sul rendimento dell’investimento. I rischi maggiori si corrono quando l’investimento è denominato in valute di paesi emergenti, le cui monete nazionali sono più esposte alla volatilità con un tasso di cambio che può oscillare in modo significativo.
Un fattore che influisce sul rischio di mercato è anche il prezzo delle merci, in particolare quello di prodotti come le materie prime energetiche, alimentari e i metalli. Un incremento del prezzo del barile di petrolio, infatti, può incidere su tantissimi altri beni, settori e servizi, ad esempio aumentando i costi delle compagnie aeree e riducendone la redditività, con il rischio che il prezzo delle azioni scenda causando una perdita a chi aveva investito in queste aziende.
Un altro elemento da considerare in merito al rischio di mercato è la variabilità dei corsi azionari, ovvero l’andamento del prezzo delle azioni e degli indici azionari. Ad esempio, una modifica dei tassi di interesse applicati da BCE e FED, rispettivamente la Banca Centrale dell’Unione Europea e degli Stati Uniti, può causare una contrazione o un rialzo del mercato azionario, di fatto distorcendo la situazione reale con effetti su tutti gli investimenti finanziari che riguardano le azioni, direttamente o indirettamente.
Il calcolo del rischio di mercato è piuttosto complesso e difficile, ma esistono alcuni strumenti che aiutano a comprendere questo fattore d’incertezza. Si tratta ad esempio della volatilità, ossia le variazioni di prezzo di un titolo, un settore o un intero mercato. Quando il mercato è poco volatile significa che i prezzi sono stabili e seguono dinamiche più facili da prevedere. In caso contrario, un’alta volatilità mostra una maggiore imprevedibilità del mercato e un rischio maggiore per gli investitori.
Per misurare la volatilità si usano in genere degli appositi indicatori, come il VIX che monitora la volatilità sullo S&P 500, l’indice di mercato statunitense che riunisce le prime 500 aziende quotate per capitalizzazione, oppure il VStoxx, basato sull’indice EuroStoxx 50 che comprende le prime 50 società europee a maggior capitalizzazione. Il VStoxx permette di valutare il rischio legato ai mercati europei, quindi è molto utile per un investitore italiano. Il VIX aiuta ad analizzare il rischio di mercato legato all’economica USA, che a sua volta può influire su tutta l’economia globale.
Un altro strumento per misurare il rischio di mercato è il VAR, ovvero il valore a rischio. Esistono vari metodi per calcolare il VAR, messi a punto da grandi banche di investimento come JP Morgan e basati su formule matematiche. La sua utilità principale è la possibilità di misurare il valore dell’investimento in caso di perdita massima, un calcolo probabilistico che tiene conto di un certo periodo di tempo, un determinato livello di rischio e di volatilità. Il VAR è uno strumento complesso, che serve per analizzare vari scenari possibili realizzando diversi tipi di simulazioni.
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Immagine di copertina: Pixabay su Pexels
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