Come risparmiare: intervista ad Andrea, classe ’88, “investitore seriale”

 

Io sono partito da zero, a risparmiare: avevo tenuto da parte i piccoli regali e i soldi dalla comunione”: inizia così l’esperienza di risparmio e investimento del giovane Andrea, 28enne marchigiano, che tra le sue scelte di investimento ha incluso anche il prestito tra privati Soisy.

Scopriamo insieme il suo approccio al risparmio e le sue scelte da “investitore seriale”.

 

Che tipo di investitore sei, Andrea?

Mi ritengo una persona che investe con un atteggiamento a metà strada tra il misurato e l’aggressivo. Sono propenso al rischio e cerco di prendere rischi ovviamente commisurati al mio portafoglio di investimento, cercando di andare quando posso oltre il limite.

Sono giovane e quindi questo mi aiuta: ho una visione di lungo periodo sulla mia situazione finanziaria e questo mi permette di provare a prendere rischi. Inoltre investire è una passione per me, mi piace e mi diverto davvero, quindi cosa c’è di meglio che fare una cosa che ti piace avendo anche molto tempo a disposizione per farlo?

 

C’è un economista o un investitore di successo che studi e a cui ti ispiri nelle tue scelte di investimento?

No, assolutamente no, preferisco pensare con la mia testa e compiere scelte autonome, senza replicare quelle altrui.

 

Il risparmio: come era considerato nella tua famiglia?

La mia propensione al risparmio, devo dire, è tutta mia e non deriva dalla mia famiglia e dai loro insegnamenti, anzi.

I miei genitori sono sempre stati abituati a tenere i loro risparmi su semplici conti correnti in banca, che rendono zero, e questo la dice lunga sulla loro propensione a risparmiare e investire. Sono riuscito per ora a fargli aprire dei conti deposito, quindi mi ritengo soddisfatto di aiutarli a cambiare percezione e approccio agli investimenti.

Io sono partito da zero, a risparmiare: avevo tenuto da parte i piccoli regali e i soldi dalla comunione, ad esempio, così come i primi 5.000€ che ho investito venivano da un lavoretto che ho fatto a 21 anni come cameriere durante le vacanze estive. Sono sempre stato una persona parsimoniosa e poi l’università ha fatto il resto: ho studiato e mi sono appassionato di finanza e borsa, e da lì ho cercato sempre più di studiare e informarmi e iniziare sin da subito a fare scelte di investimento diversificate: attualmente investo in azioni, obbligazioni, derivati, titoli di stato e appunto prestiti tra privati, e rivedo giornalmente i miei investimenti.

 

Primo stipendio: ti ricordi come l’hai speso e se hai investito qualcosa?

Assolutamente si: come vi ho detto di indole sono propenso al risparmio e il primo stipendio l’ho completamente risparmiato!

Ero avvantaggiato dal vivere coi miei e non avere spese particolari, ma in generale anche con gli stipendi successivi ho sempre cercato di mantenere un’alta percentuale dello stipendio da destinare agli investimenti.

 

Che criteri orientano solitamente le tue scelte di investimento?

I criteri che mi guidano sono diversi e variano a seconda della tipologia di investimento: so che con i conti deposito il rendimento è garantito, mentre con investimenti come i vostri o come il deposito titoli, vado a fare scelte più rischiose e alternative. Ma ne sono consapevole.

Con le azioni, invece, cerco di seguire il mercato per spuntare un prezzo per azione particolarmente basso, ma poi day by day guardo più agli indici e mi faccio guidare da variabili macro.

In generale, posso dirvi che comunque c’è un comun denominatore che orienta le mie scelte di investimento, ed è la temporalità: come detto prima sono giovane e cerco di orientare le mie scelte su investimenti di lungo termine.

 

Cosa ti ha spinto ad investire nei prestiti tra privati?

Beh, questa anche è una storia tutta personale. Qualche anno fa mi appassionai di social lending: vedevo che in America e nel Regno Unito era un modello abbastanza solido e sviluppato, certo con un rischio del credito abbastanza alto, ma funzionava. E pensai che sarebbe stato utile replicarlo in Italia. Insomma: avete concretizzato e realizzato una mia stessa idea di qualche anno fa, in maniera ben pensata e ragionata. In più nei modelli che studiavo allora non esistevano garanzie per gli investitori: voi avete aggiunto la Garanzia di Rendimento, che secondo me è un vantaggio in più per gli investitori che vogliano provare e testare i tassi di rendimento dei prestiti tra privati. Ovviamente è una garanzia relativa e dipende dalla capienza del salvadanaio, non ci sono fondi a tutela degli investimenti come avviene ad esempio per i conti deposito, ma insomma… fa parte del rischio dell’investitore!

 

Consiglieresti ad altri di investire nel social lending e perchè?

Ovviamente si: diversificare è un must nel mondo degli investimenti e i prestiti tra privati sono un modello alternativo e anche più remunerativo di altre forme di investimento tradizionali.

Consiglierei tuttavia di iniziare con piccole somme e monitorare mensilmente l’andamento dei propri investimenti, con un occhio sempre alla garanzia di rendimento, se si sceglie di aderirvi: il valore della garanzia è infatti fondamentale per rendersi conto, immediatamente, dell’andamento dei propri risparmi. Credo che finchè il valore della garanzia rimarrà intatto e alto, investire nei prestiti tra privati sarà un’alternativa vincente rispetto ai conti deposito.

 

Come è stato il processo di investimento con Soisy?

L’ho trovato molto snello e semplice. Inoltre il rientro del prestito con rimborso mensile delle rate lo trovo utilissimo: si riduce notevolmente il rischio.

Unica pecca: non poter scegliere le persone e i progetti cui destinare i miei risparmi, quello farebbe davvero la differenza.

 

Quanti anni hai e che consigli daresti a un giovane per iniziare a risparmiare?

Beh, io ho 28 anni e appunto ho iniziato ad investire da giovane e mi sentirei di dare lo stesso consiglio. Capisco anche che in Italia è molto difficile risparmiare: vengo da un’esperienza lavorativa in Germania, dove gli stipendi sono molto più alti e risparmiare mi veniva molto più facile; qui lo stipendio è più basso e risparmiare difficile ma si può iniziare dalle piccole cose: basta ad esempio evitare il consumismo sfrenato, le spese futili e orientate all’apparenza. Già questo farebbe risparmiare un bel gruzzoletto e quei soldi si potrebbe iniziare ad investirli per far crescere, nel tempo, i propri risparmi.

 

L’immagine di copertina non corrisponde al nostro investitore Andrea. Credits immagini: copertina

 

 

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