Investire
Pubblicato il 14 Dicembre 2016
“Io sono partito da zero, a risparmiare: avevo tenuto da parte i piccoli regali e i soldi dalla comunione”: inizia così l’esperienza di risparmio e investimento del giovane Andrea, 28enne marchigiano, che tra le sue scelte di investimento ha incluso anche il prestito tra privati Soisy.
Scopriamo insieme il suo approccio al risparmio e le sue scelte da “investitore seriale”.
Mi ritengo una persona che investe con un atteggiamento a metà strada tra il misurato e l’aggressivo. Sono propenso al rischio e cerco di prendere rischi ovviamente commisurati al mio portafoglio di investimento, cercando di andare quando posso oltre il limite.
Sono giovane e quindi questo mi aiuta: ho una visione di lungo periodo sulla mia situazione finanziaria e questo mi permette di provare a prendere rischi. Inoltre investire è una passione per me, mi piace e mi diverto davvero, quindi cosa c’è di meglio che fare una cosa che ti piace avendo anche molto tempo a disposizione per farlo?
No, assolutamente no, preferisco pensare con la mia testa e compiere scelte autonome, senza replicare quelle altrui.
La mia propensione al risparmio, devo dire, è tutta mia e non deriva dalla mia famiglia e dai loro insegnamenti, anzi.
I miei genitori sono sempre stati abituati a tenere i loro risparmi su semplici conti correnti in banca, che rendono zero, e questo la dice lunga sulla loro propensione a risparmiare e investire. Sono riuscito per ora a fargli aprire dei conti deposito, quindi mi ritengo soddisfatto di aiutarli a cambiare percezione e approccio agli investimenti.
Io sono partito da zero, a risparmiare: avevo tenuto da parte i piccoli regali e i soldi dalla comunione, ad esempio, così come i primi 5.000€ che ho investito venivano da un lavoretto che ho fatto a 21 anni come cameriere durante le vacanze estive. Sono sempre stato una persona parsimoniosa e poi l’università ha fatto il resto: ho studiato e mi sono appassionato di finanza e borsa, e da lì ho cercato sempre più di studiare e informarmi e iniziare sin da subito a fare scelte di investimento diversificate: attualmente investo in azioni, obbligazioni, derivati, titoli di stato e appunto prestiti tra privati, e rivedo giornalmente i miei investimenti.
Assolutamente si: come vi ho detto di indole sono propenso al risparmio e il primo stipendio l’ho completamente risparmiato!
Ero avvantaggiato dal vivere coi miei e non avere spese particolari, ma in generale anche con gli stipendi successivi ho sempre cercato di mantenere un’alta percentuale dello stipendio da destinare agli investimenti.
I criteri che mi guidano sono diversi e variano a seconda della tipologia di investimento: so che con i conti deposito il rendimento è garantito, mentre con investimenti come i vostri o come il deposito titoli, vado a fare scelte più rischiose e alternative. Ma ne sono consapevole.
Con le azioni, invece, cerco di seguire il mercato per spuntare un prezzo per azione particolarmente basso, ma poi day by day guardo più agli indici e mi faccio guidare da variabili macro.
In generale, posso dirvi che comunque c’è un comun denominatore che orienta le mie scelte di investimento, ed è la temporalità: come detto prima sono giovane e cerco di orientare le mie scelte su investimenti di lungo termine.
Beh, questa anche è una storia tutta personale. Qualche anno fa mi appassionai di social lending: vedevo che in America e nel Regno Unito era un modello abbastanza solido e sviluppato, certo con un rischio del credito abbastanza alto, ma funzionava. E pensai che sarebbe stato utile replicarlo in Italia. Insomma: avete concretizzato e realizzato una mia stessa idea di qualche anno fa, in maniera ben pensata e ragionata. In più nei modelli che studiavo allora non esistevano garanzie per gli investitori: voi avete aggiunto la Garanzia di Rendimento, che secondo me è un vantaggio in più per gli investitori che vogliano provare e testare i tassi di rendimento dei prestiti tra privati. Ovviamente è una garanzia relativa e dipende dalla capienza del salvadanaio, non ci sono fondi a tutela degli investimenti come avviene ad esempio per i conti deposito, ma insomma… fa parte del rischio dell’investitore!
Ovviamente si: diversificare è un must nel mondo degli investimenti e i prestiti tra privati sono un modello alternativo e anche più remunerativo di altre forme di investimento tradizionali.
Consiglierei tuttavia di iniziare con piccole somme e monitorare mensilmente l’andamento dei propri investimenti, con un occhio sempre alla garanzia di rendimento, se si sceglie di aderirvi: il valore della garanzia è infatti fondamentale per rendersi conto, immediatamente, dell’andamento dei propri risparmi. Credo che finchè il valore della garanzia rimarrà intatto e alto, investire nei prestiti tra privati sarà un’alternativa vincente rispetto ai conti deposito.
L’ho trovato molto snello e semplice. Inoltre il rientro del prestito con rimborso mensile delle rate lo trovo utilissimo: si riduce notevolmente il rischio.
Unica pecca: non poter scegliere le persone e i progetti cui destinare i miei risparmi, quello farebbe davvero la differenza.
Beh, io ho 28 anni e appunto ho iniziato ad investire da giovane e mi sentirei di dare lo stesso consiglio. Capisco anche che in Italia è molto difficile risparmiare: vengo da un’esperienza lavorativa in Germania, dove gli stipendi sono molto più alti e risparmiare mi veniva molto più facile; qui lo stipendio è più basso e risparmiare difficile ma si può iniziare dalle piccole cose: basta ad esempio evitare il consumismo sfrenato, le spese futili e orientate all’apparenza. Già questo farebbe risparmiare un bel gruzzoletto e quei soldi si potrebbe iniziare ad investirli per far crescere, nel tempo, i propri risparmi.
L’immagine di copertina non corrisponde al nostro investitore Andrea. Credits immagini: copertina
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